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Oltre 3000 anni di storia racchiusi in uno dei centri storici più belli e caratteristici d’Italia
Dagli Etruschi passando per la conquista Romana ed il declino fino al nuovo splendore nell’epoca Medievale e l’annessione allo Stato Pontificio, Orvieto è una città che ha vissuto da protagonista diversi momenti storici.
Di questa lunga linea temporale di quasi tremila anni molte sono le testimonianze e le eredità visibili nel suo centro storico. La cattedrale, il Palazzo del Popolo e la Torre del Moro sono mirabili esempi di arte e architettura della città quale potente libero Comune medievale.
I musei cittadini ospitano invece importanti reperti di epoca etrusca rinvenuti nel territorio e in alcuni importanti siti come le necropoli ed il tempio del Belvedere.
La bellezza e la storia di Orvieto non è solo in quello che si può vedere in superficie ma anche nel suo sottosuolo letteralmente attraversato da una miriade di condotti e vani artificiali che sono stati scavati in quasi 3000 anni dagli abitanti della Rupe. La maggior parte degli oltre 800 ipogei noti (dati S.C.O.) è costituita dalle familiari cantine, oggi di nuovo in auge sulla scia di rinnovati desideri di semplicità e cose genuine.
Se ne trovano di piccolissime e di immense, disposte su più piani, con vaste sale e gallerie dai percorsi tortuosi. A causa della sovrapposizione abitativa, che in una città come Orvieto è inevitabile, si sono creati collegamenti involontari fra sistemi ipogei una volta autonomi.
L’altra faccia di Orvieto, quella sotterranea, offre situazioni cariche di suggestioni millenarie, realtà alternative nei confronti di quelle di superficie che non si pongono, però, in antitesi con la Città, ma anzi la completano, la arricchiscono. Gli abitanti di Orvieto che da sempre hanno saputo, o dovuto, coesistere con l’aspetto meno noto del loro masso, le cavità, devono oggi essere pronti a trarre i benefici che deriverebbero dalla riutilizzazione di un patrimonio che per Orvieto è, ancora una volta, esclusivo.
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